IL SUD TRAINA LA CRESCITA DELLE ESPORTAZIONI

La ripresa degli scambi con l’estero è trainata dal Mezzogiorno. Nel secondo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti – sottolinea una nota Istat – le vendite di beni sui mercati esteri sono in forte aumento per le regioni centrali (+5%) e per quelle meridionali e insulari (+5,7%). Un incremento congiunturale si rileva anche per le regioni nord-occidentali (+2,1%) mentre per quelle nord-orientali (-1,5%) si registra invece una contenuta flessione.

Segnali positivi – prosegue l’Istat -si rilevano anche dal confronto dei primi sei mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’Italia meridionale (+7,0%) che registra la crescita dell’export più ampia. Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale nel primo semestre del 2015 si segnalano: Piemonte , Veneto , Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna. Per contro, le regioni che contribuiscono negativamente alla crescita dell’export nazionale nel primo semestre 2015 sono Sicilia Marche e Molise .

L’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Emilia-Romagna e Lombardia e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio spiega per un terzo l’incremento dell’export nazionale nel primo semestre del 2015.

Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia e Puglia e di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Toscana contribuisce a frenare l’export nazionale per quasi un punto percentuale.

Ma nonostante questo nel primo semestre del 2015, le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Torino, Potenza, Vicenza e Latina.